martedì 17 luglio 2012

Chutney di Tamarindo alla Lucy


 Ingredienti:
  •      400 gr di polpa di Tamarindo (nei negozi etnici)
  •      160 gr. zucchero di palma o moscovado
  •      1 cucchiaino di cumino tostato in polvere
  •      ½ cucchiaino di peperoncino in polvere
  •      1 cucchiaino di semi di coriandolo tostati in polvere
  •       chiodi di garofano
  •      30 gr. di radice di zenzero fresca gratugiata
  •      olio di semi
  •      sale q.b




Preparazione:


  1. Immergere il blocco di polpa di tamarindo in acqua calda per 1 oretta e togliere i semi.
  2. Passare il tutto al mixer o frullatore e ridurlo un  purea, passatelo poi al passaverdure o colino per togliere eventuali filamenti.
  3. Ora Scaldate l'olio una casseruola e fate scaldare le spezie per un minuto (tranne lo zenzero che lo aggiungerete dopo assieme alla purea ). 
  4. Una volta fatto, aggiungete la purea di tamarindo e il resto degli ingredienti e fate cuocere a fuoco medio per 3-5 minuti.  
  5. Raffreddate il composto e passate di nuovo al mixer o nel frullatore
  6. Filtrate il composto e rimettetelo in casseruola in modo che diventi un composto denso è cremoso. 
  7.  Questo Chutney di Tamarindo potrete conservarlo in frigo per diversi giorni o in vasetti ermetici in dispensa per un anno, osservando le procedure di conservazione, sterilizzando i barattoli e poi una volta chiusi, metteteli a bollire per 35 minuti a bagno maria.


Nota: Ottimo da servire con gli arrosti di seitan e prosciutto glassato di seitan











Informazioni sul frutto:
Il Tamarindo (Tamarindus indica) e' una pianta arborea sempreverde piuttosto longeva appartenente alla famiglia delle Leguminose, originaria dell'Africa orientale (Madagascar) e poi diffusasi anche in aree tropicali dell'Asia (India, Thailandia e Indonesia). Puo' raggiungere i 30 metri di altezza e piu' di 7 metri di circonferenza; le foglie sono pennato-composte, lunghe fino a 15 cm. e costituite appunto da numerose foglioline verde chiaro; come avviene per molte specie di leguminose, si richiudono durante la notte; i fiori sono riuniti a grappolo e di colore giallo con striature rosse o arancioni. I frutti sono baccelli penduli dalla forma leggermente incurvata; sono lunghi dai 10 ai 15 cm. ed hanno una colorazione marrone; i semi, da 4 a 12 per ogni baccello, sono inseriti in una polpa giallastra o bruna dal sapore leggermente aspro ma gradevole.
 Per quanto riguarda le virtu' nutrizionali, il tamarindo e' ricco di zuccheri, vitamine, minerali (in particolare ferro, potassio e calcio), pectine ed acidi organici (citrico, tartarico e malico); e' un vero toccasana per chi ha problemi gastrici o digestivi ed e' un ottimo regolatore intestinale (le proprieta' lassative vengono attribuite proprio alla gran quantita' di acidi organici presenti nella sua polpa; in commercio si trova la marmellata di tamarindo, un ottimo lassativo indicato soprattutto per i bambini e che non provoca coliche dolorose). Ha anche proprieta' antibatteriche ed antinfettive (nelle Filippine e' stato tradizionalmente usato in tisane utili a contrastare le febbri reumatiche, la malaria e la dissenteria). L'apporto calorico del tamarindo e' di 48 kcalorie per 100 g. di prodotto.





2 commenti:

  1. ops....credo di non sapere nemmeno come è fatto il tamarindo, me lo ricordo sotto forma di sciroppo ... me lo offriva sempre come bibita dissetante in estate...ora mi documento su internet!

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    1. Ciao Michy

      è un frutto di un albero tropicale che asomiglia a una tegola di legno ma cicciotta, detro ha molta polpa e dei semi tondeggianti. In Italia si trova confezionato in pasta nei negozzi che vendono alimenti etnici: (Vedi il tuo whatsup che ti ho inviato dove lo trovi a Genova :-)

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