Ingredienti:
- 400 gr di polpa di Tamarindo (nei negozi etnici)
- 160 gr. zucchero di palma o moscovado
- 1 cucchiaino di cumino tostato in polvere
- ½ cucchiaino di peperoncino in polvere
- 1 cucchiaino di semi di coriandolo tostati in polvere
- 5 chiodi di garofano
- 30 gr. di radice di zenzero fresca gratugiata
- olio di semi
- sale q.b
Preparazione:
- Immergere il blocco di polpa di tamarindo in acqua calda per 1 oretta e togliere i semi.
- Passare il tutto al mixer o frullatore e ridurlo un purea, passatelo poi al passaverdure o colino per togliere eventuali filamenti.
- Ora Scaldate l'olio una casseruola e fate scaldare le spezie per un minuto (tranne lo zenzero che lo aggiungerete dopo assieme alla purea ).
- Una volta fatto, aggiungete la purea di tamarindo e il resto degli ingredienti e fate cuocere a fuoco medio per 3-5 minuti.
- Raffreddate il composto e passate di nuovo al mixer o nel frullatore.
- Filtrate il composto e rimettetelo in casseruola in modo che diventi un composto denso è cremoso.
- Questo Chutney di Tamarindo potrete conservarlo in frigo per diversi giorni o in vasetti ermetici in dispensa per un anno, osservando le procedure di conservazione, sterilizzando i barattoli e poi una volta chiusi, metteteli a bollire per 35 minuti a bagno maria.
Nota: Ottimo da servire con gli arrosti di seitan e prosciutto glassato di seitan

Informazioni sul frutto:
Il Tamarindo (Tamarindus indica) e' una pianta arborea sempreverde piuttosto longeva appartenente alla famiglia delle Leguminose, originaria dell'Africa orientale (Madagascar) e poi diffusasi anche in aree tropicali dell'Asia (India, Thailandia e Indonesia). Puo' raggiungere i 30 metri di altezza e piu' di 7 metri di circonferenza; le foglie sono pennato-composte, lunghe fino a 15 cm. e costituite appunto da numerose foglioline verde chiaro; come avviene per molte specie di leguminose, si richiudono durante la notte; i fiori sono riuniti a grappolo e di colore giallo con striature rosse o arancioni. I frutti sono baccelli penduli dalla forma leggermente incurvata; sono lunghi dai 10 ai 15 cm. ed hanno una colorazione marrone; i semi, da 4 a 12 per ogni baccello, sono inseriti in una polpa giallastra o bruna dal sapore leggermente aspro ma gradevole.
Per quanto riguarda le virtu' nutrizionali, il tamarindo e' ricco di zuccheri, vitamine, minerali (in particolare ferro, potassio e calcio), pectine ed acidi organici (citrico, tartarico e malico); e' un vero toccasana per chi ha problemi gastrici o digestivi ed e' un ottimo regolatore intestinale (le proprieta' lassative vengono attribuite proprio alla gran quantita' di acidi organici presenti nella sua polpa; in commercio si trova la marmellata di tamarindo, un ottimo lassativo indicato soprattutto per i bambini e che non provoca coliche dolorose). Ha anche proprieta' antibatteriche ed antinfettive (nelle Filippine e' stato tradizionalmente usato in tisane utili a contrastare le febbri reumatiche, la malaria e la dissenteria). L'apporto calorico del tamarindo e' di 48 kcalorie per 100 g. di prodotto.

ops....credo di non sapere nemmeno come è fatto il tamarindo, me lo ricordo sotto forma di sciroppo ... me lo offriva sempre come bibita dissetante in estate...ora mi documento su internet!
RispondiEliminaCiao Michy
Eliminaè un frutto di un albero tropicale che asomiglia a una tegola di legno ma cicciotta, detro ha molta polpa e dei semi tondeggianti. In Italia si trova confezionato in pasta nei negozzi che vendono alimenti etnici: (Vedi il tuo whatsup che ti ho inviato dove lo trovi a Genova :-)